Italia Inghilterra: le pagelle

Italia Inghilterra


Dopo l'esordio ai mondiali in Brasile, nel torrido tardo pomeriggio di Manaus, la nazionale italiana tira il fiato in attesa del prossimo incontro con il Costa Rica, previsto per venerdì 20 giugno alle ore 18.00 presso l'Arena Pernambuco di Recife.
Nel frattempo la stampa si esalta per una prestazione convincente sotto il profilo del gioco.
Non poche sono tuttavia le lacune evidenziate, sebbene la partita sia stata sicuramente una delle più belle viste fino ad ora ai mondiali, soprattutto considerando l'equilibrio delle forze in campo.

L'Italia ha un gioco molto manovrato, fatto di passaggi brevi ed a volte stucchevoli, contrapposto alla rapidità dell'attacco inglese che nell'uno contro uno ci mette spesso in difficoltà.
Basti pensare che i tiri in porta (18 a 12) ed i calci d'angolo (9 a 2) vedono un netto vantaggio dei rosso crociati opposto ad un possesso palla leggermente a favore degli azzurri (52%).
Prandelli sceglie una formazione quasi votata al catenaccio, con una difesa a 4, Verratti e De Rossi nel ruolo di mediani di rottura, Pirlo nella sua solita veste di metodista, 2 incursori sulle fasce ed il solo Balotelli in avanti a fare reparto.

Ecco le nostre pagelle.

Sirigu, 6.5: attivo già dai primi minuti svolge bene il suo compito dando solidità all'inedito reparto difensivo. Per un portiere del suo calibro le parate effettuate sono normale amministrazione.

Darmian, 7: spina nel fianco sulla fascia insieme a Candreva difende, imposta e va anche alla conclusione non inquadrando di poco lo specchio della porta. Ottima prestazione per un esordiente

Barzagli, 7: compie un intervento che ha del prodigioso sventando in angolo un insidiosissimo cross che aspettava soltanto di essere spinto in rete. Nel complesso sempre sicuro negli interventi riesce anche a leggere qualche buon anticipo sulle punte avversarie di cui soffre comunque la maggiore rapidità.

Paletta, 6,5: anche lui esordiente riesce a tamponare con l'esperienza la differenza di velocità contro il brevilineo Sterling che gli crea i maggiori problemi. Qualche pallone in tribuna e forse un errore di ripiegamento nel goal del pareggio ne macchiano la prestazione comunque discreta.

Chiellini, 6: sempre in difficoltà in un ruolo che non riveste più da tempo risulta a nostro parere il peggiore in campo della formazione azzurra. Troppo macchinoso nei movimenti e lento nelle ripartenze, perde la marcatura in occasione del goal: gli anni passano per tutti.

Candreva, 7: insieme a Darmian è un motorino sulla fascia. Dal suo piede parte il cross perfetto che super Mario trasforma in goal. Nel finale del primo tempo centra un palo clamoroso al termine di un'azione manovrata. Unica pecca l'errata verticalizzazione in occasione del goal del pareggio inglese: avrebbe potuto allargare sulla fascia invece di rischiare il passaggio centrale.

Marchisio, 7: autore del goal che sblocca il risultato con un tiro velenoso fra una selva di gambe, si accolla il difficile compito di ripiegare ed impostare le ripartenze, soprattutto negli ultimi 20 minuti di gioco, sacrificandosi in fase difensiva nel raddoppio di marcatura

De Rossi, 6: gioca da mediano di rottura, per lo più impegnato a coprire i movimenti di Rooney con il quale ingaggia un duello fisico ma corretto. Forse colto dalla stanchezza sbaglia qualche pallone a centrocampo e si fa trovare impreparato sull'unica conclusione pericolosa del centravanti inglese che sfiora il pareggio.

Verratti, 6,5: poco appariscente ma molto efficace, il gufo di Manoppello anticipa e recupera palloni preziosi senza strafare. Quando ha il pallone fra i piedi cerca sempre lo scambio breve e non sbaglia un passaggio. Da migliorare l'intesa con Pirlo al quale a volte sembra pestare un po' i piedi.

Pirlo, 7,5: autentico motorino del centrocampo, non sbaglia praticamente nulla. In palleggio con Motta e Verratti è l'arma in più del centrocampo azzurro. Sfiora il goal con una punizione delle sue stampando la palla contro la traversa. Numero di fino che vale il prezzo del biglietto un passaggio sulla linea dell'out destro in dialogo con Thiago Motta: insostituibile.

Balotelli, 7: anche lui all'esordio fa reparto da solo, scarsamente supportato da una squadra più impostata per difendere che per attaccare. Protegge il pallone, a volte si adopera in copertura ed è letale sotto porta, prima con un colpo da biliardo respinto in extremis sulla linea, poi con un colpo di testa decisivo: micidiale

Thiago Motta, 6,5: entra in campo a sostituire Verratti e subito esegue gli ordini di scuderia rallentando il gioco e dilatando i tempi della manovra. Dialoga spesso con Pirlo con cui sembra aver trovato un'ottima intesa: metronomo.

Parolo, s.v.: entrato negli ultimi minuti dà tonicità in copertura e si propone come incursore in contropiede in tandem con Immobile. Molto tonico anche se gioca solo pochi minuti.

Immobile, 6,5: molto motivato cerca di coprire e di riproporsi in fase offensiva. Deve ancora trovare l'intesa coi compagni di centrocampo e proporsi per difendere palla e far respirare i reparti. Dopo un fuorigioco fischiato forse ingiustamente va vicino alla conclusione con una percussione solitaria nel finale: probabilmente evita il tiro per continuare a tener palla fino al triplice fischio.

 

 
 


 
				
	

ivents - Sport