Game Over

Italia Uruguay

Game Over


il 24/06/2014


Finalmente finisce il mondiale farsa della nazionale italiana in Brasile 2014, sconfitta 1 a 0 dall'Uruguay.

Dopo due partite inguardabili, mediocri sotto tutti i punti di vista, fisico, tecnico e mentale, un misero numero di tiri in porta effettuati, un allenatore che ribadisce la bontà della preparazione atletica, con giocatori che hanno i crampi già a metà del secondo tempo, l'epilogo non poteva che essere diverso.

Le armi di distrazione di massa dovranno inventarsi un nuovo delitto, un caso Yara, per poter riempire palinsesti in cui lo spettacolo non è di certo più quello calcistico.

Partita impostata sulla carta in maniera offensiva, con due punte fra loro compatibili (?) come Balotelli e Immobile, gli azzurri, complice anche un Pirlo in calo di forma, contengono bene la Celeste senza subire l'offensiva uruguaiana ma senza neppure proporre una, che sia una, ripartenza e dando sempre l'impressione di essere spompati oltre che a corto di idee.

Intorno al ventesimo del secondo tempo, sostituito un nervoso e già ammonito Balotelli con Parolo, l'arbitro sudamericano decide di estrarre il cartellino sbagliato all'insegna di Marchisio, autore di un intervento falloso ma sicuramente punibile con un giallo.

Rimasta in dieci uomini la nazionale, incapace di proporre un gioco credibile, subisce un gol di testa da Godin che segna in maniera fortunosa da calcio d'angolo.
Il folklore di un pezzente come Suarez, già protagonista di un fallo antisportivo agli scorsi mondiali contro il Ghana all'ultimo minuto degli ottavi con la sfida in pareggio quando respinse la palla di mano sulla linea di porta, che rifila un morso ad un Chiellini migliore che nelle partite precedenti, esalta anche un arbitraggio poco equilibrato.

Non ci sono alibi per una nazionale (ed una nazione) in cui gli unici pochi motivi di orgoglio sono solo quelli che si trovano all'estero: basta pensare al presidente uruguagio Mujica per capire che la partita più importante l'avevamo già persa.

La nostra nazionale è l'immagine riflessa della nostra mentalità: continuiamo così e faremo ancora molta strada!

Le pagelle

Buffon 6,5: grande intervento su un esterno sinistro di Suarez, per il resto normale amministrazione

Chiellini 6: in marcatura sul Suarez lo contiene bene senza sbavature. Nel secondo tempo si propone anche in avanti con molta volontà ma poco raziocinio

Bonucci 6: prestazione anonima, svolge scolasticamente il compito di arginare gli attaccanti avversari, pur senza brillare negli interventi

Barzagli 6: alcuni buoni anticipi, molto volitivo nel finale di partita, non sbaglia molto ma non lo si può ritenere del tutto incolpevole in occasione del gol

Verratti 6,5: nel primo tempo concede numeri alla platea con una naturalezza che ne evidenziano le capacità da campione qual è. Peccato per i crampi che a metà ripresa lo costringono ad abbandonare il campo: colpa sua o di uno staff di preparazione atletica insufficiente? Esce lui e cala il sipario.

Pirlo 5,5: dopo le buone prestazioni contro Inghilterra e Costa Rica, il motorino del centrocampo italiano sembra incepparsi. Troppe sbavature ed alcuni errori non da Pirlo, forse sente la concorrenza di Verratti ma sembra non avere le idee lucide come il suo solito. Inconcludente.

Marchisio 5.5: dopo aver giocato due partite in cui è stato sicuramente il centrocampista più fisicamente impegnato, cede al nervosismo che ne compromette sia la prestazione tecnica (alcuni passaggi banali sbagliati) che quella fisica, fino a culminare in un intervento scomposto, non cattivo ma sicuramente evitabile

Darmian 6: dalla sua fascia non arrivano pericoli alla retroguardia azzurra. Si propone molto raramente in avanti, tiene le marcature ma nel finale con l'Italia in dieci uomini non se la sente di tentare la conclusione su un cross dalla sinistra: peccato.

De Sciglio 5: a parte un paio di cross nel finale sembra impallato ed in difficoltà sia in fase difensiva che in fase di impostazione. Francamente del suo rientro non avremmo sentito la mancanza.

Thiago Motta 5.5: Agroppi lo indica come inventore della moviola e guardando le sue movenze tutt'altro che feline non si può certo dargli torto. Entra quando la partita è praticamente già finita e l'accompagna per mano in una lenta, manco a dirlo, agonia. Fortuna per lui che Carlo Sassi è in pensione.

Cassano 5: a parte qualche fraseggio con Thiago Motta (sì, avete letto bene, Thiago Motta) non è nemmeno un lontano parente del giocatore che ricordavamo. Probabilmente in sovrappeso, buttato nella mischia senza criterio a fare da inutile comparsa.

Balotelli 5: se gli uruguaiani mettono la partita sul piano dei nervi sicuramente lui non è uno che si lascia scappare l'occasione per non stemperare gli animi. Entrata da karateca nel primo tempo che gli frutta il cartellino giallo, viene sostituito prima che sia troppo tardi.

Immobile 5,5: se volessimo usare un detto latino potremmo dire "nomina sunt consequentia rerum". Volenteroso, non riesce mai a concludere in porta e quando la fa, in fuorigioco, viene colto da crampi. Sostituito da Cassano. 

Parolo 6: subentra a Balotelli nella ripresa. Molto propositivo sul piano della corsa ma la mancanza di esperienza in campo internazionale si fa sentire. Corre e chiude ma non incide mai più di tanto

Prandelli 5: Patetico. Il match è un riassunto delle scelte e della formazione presentata a questi mondiali. Del resto da un allenatore che in carriera ha colto il suo massimo successo giungendo agli ottavi di finale di Champions League non è che ci si possa aspettare la luna. A quanto pare nemmeno le stelle ma alla FIGC va bene così. Ora potrà andare fiero di aver insegnato all'Italia il tiki-taka finchè qualcuno che non ha peli sulla lingua (in Italia ce ne sono ancora?!) gli farà gentilmente notare che non se ne sentiva davvero il bisogno.

Ora che anche il calcio italiano è in crisi ci rimangono solo tre cose che nessuno potrà toglierci: spaghetti, pizza e mandolino.

Se ti sei perso le altre avvincenti sfide della nazionale italiana ai mondiali in Brasile leggi le nostre analisi, contro l'Inghilterra ed il Costa Rica.

 

 
 


 
				
	

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