Una Commedia chiamata Circo

Festival Internazionale del Circo città di Latina

Una Commedia chiamata Circo


dal 16/10/2014 al 20/08/2014


Quando i micenei inventarono la taurocatapsia, nome davvero strano per indicare il salto acrobatico sulle corna del toro, di certo non potevano immaginare d'aver forse dato vita alla prima forma di spettacolo circense della storia.

Se il cinema è stato definito come la settima arte al circo, che fonde da sempre elementi coreografici, abilità fisiche, musica, odori, luci e suoni, crediamo si possa assegnare a ragione più che un posto d'onore nel novero delle arti teatrali.

Basta pensare al Colosseo, il Circo Massimo della Roma imperiale, per intuire subito come fosse importante ed amato lo spettacolo offerto dalle prove di forza e di rischio degli attori, a quel tempo più o meno volontari, in scena nell'arena dell'anfiteatro flavio.
Oggi le cose sono molto cambiate e si è assistito ad un'organizzazione più definita degli spazi e dei ruoli: il circo moderno viene messo in scena in un'area circolare denominata pista coperta da un tendone e comprende numerosi mestieri (così si chiamano le discipline circensi) raggruppabili molto sommariamente nella clowneria, la giocoleria, l'acrobatica, le esibizioni con gli animali e le discipline aeree.

Nonostante si ritenga che l'iniziatore del circo come lo conosciamo oggi sia stato l'ufficiale di cavalleria britannica Philip Astley, arcinote sono le famiglie italiane del settore: Palmiri, Togni, Orfei, Takimiri sono vere e proprie istituzioni.

Le immagini più vive del circo, visto dai miei occhi di bambino, erano le cotonate nuvole di zucchero filato che veniva puntualmente distribuito all'ingresso degli spettacoli e che avrebbe finito, di lì a poco, per impiastricciarmi tutte le mani: quelle sì che erano soddisfazioni!
Per far sì che queste emozioni, le mie come quelle di tutti bimbi del mondo, non rimangano solo ricordi sbiaditi, l'associazione Giulio Montico di Latina organizza, dal 16 al 20 ottobre 2014, il Festival Internazionale del Circo "città di Latina" che, giunto alla 16-esima edizione, rappresenta la più importante manifestazione italiana del genere. All'apertura, mercoledì 16 ottobre, è prevista, nientepopodimenoche, perfino un'udienza di Papa Francesco per la benedizione degli artisti (parafrasando Guzzanti nell'imitazione di Funari si potrebbe dire che "qua i Togni so' potentissimi").

Ai numerosi spettacoli (ben 9 in 5 giorni, insieme a 2 serate di gala), nei quali si esibiranno i migliori interpreti del mondo, in gara per aggiudicarsi l'ambìto riconoscimento ed il diritto ad esibirsi al gran galà finale, saranno affiancati convegni, colazioni, workshop su tematiche di interesse per gli operatori del settore ma anche per semplici curiosi: si passa dal dibattito sul benessere animale, argomento quanto mai attuale dopo le proteste del movimento animalista, a quelle che analizzano il circo come forma di cultura, con il patrocino dell'UNESCO, a veri e propri corsi di formazione per le compagnie.

Inoltre scultura, pittura e fotografia durante i caffè letterari alla cittadella del Circo di Latina per osservare domatori, giocolieri, clown e trapezisti filtrati dalle prospettive sempre originali che gli artisti partecipanti saranno stati in grado di cogliere.
Tutte le informazioni sul corposo programma della manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale del Festival del Circo città di Latina: se amate gli spettacoli itineranti non dimenticate anche il Festival Internazionale del Teatro in piazza, in Romagna a luglio.

Zucchero filato a parte, una cosa che m'ha sempre colpito del circo è la naturale capacità di sorridere dei circensi. Non c'è persona più bisognosa di un sorriso che chi non sa donarlo: noi gli suggeriamo di andare più spesso al circo, così che magari, almeno per imitazione, ne possa riscoprirne il piacere sincero.

 

 
 


 
				
	

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