Non chiamare San Domenico

San Domenico

La festa di San Domenico si svolge ogni anno, il primo giovedì di maggio, presso il piccolo paese di Cocullo, in provincia de L'Aquila. In processione, insieme alla statua del santo, vengono portati i serpenti, secondo una tradizione atavica che risale al rito pagano della dea Agizia. A far da contorno alla processione, la banda del paese insieme ai "serpari", i cacciatori di serpenti, deputati a catturare le bisce che poi saranno riportate nelle tane sane e salve, per la gioia degli animalisti. Questa festa ricorda come San Domenico sia il santo che protegge dal morso dei serpenti ed è per questo motivo che, almeno in Abruzzo, si suol ripetere un antico detto popolare :"non chiamare San Domenico prima di aver visto una serpe" che metaforicamente incoraggia a non preoccuparsi prima di trovarsi in pericolo. La leggenda narra che dal modo in cui le serpi si aggrovigliano intorno alla statua del santo si possano prendere gli auspici per l'anno che viene, secondo la tradizione contadina. Per tutti coloro che intendono recarsi alla festa, ricordiamo che i serpenti non sono velenosi perchè viene fatta molta attenzione nella raccolta ed è sicuramente un'esperienza singolare quella di sentire un rettile che si aggroviglia intorno alle braccia, esperienza alla quale è opportuno tuttavia sentirsi pronti. Per recarsi alla festa, alla quale partecipano migliaia di persone ogni anno, è bene predisporsi a fare una lunga fila se si giunge in autostrada, visto che all'uscita Cocullo sulla A24, si registrano ogni volta file kilometriche. E' tuttavia un evento da vivere, almeno una volta nella vita: quest'anno il rito avrà luogo in concomitanza della festa del primo maggio perciò si prevede un'affluenza più copiosa del solito.


 
 



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