Costa Rica? No, co sto...

Italia Costa Rica

Costa Rica ?! No, co sto...


il 20/06/2014


Che ad allenare la nazionale italiana non ci sia un fulmine di guerra lo si poteva intuire già dal disastroso epilogo dell'europeo 2012 ma chi si sarebbe mai aspettato un catenaccio senilis secondo la miglior tradizione trapattoniana?!

Qui le cose sono due: o la nostra nazionale non ha una preparazione atletica sufficiente per sostenere un impegno mondiale di livello oppure le scelte tattiche dell'allenatore risultano alquanto discutibili.
Di fronte abbiamo avuto una formazione che, con tutto il rispetto per il risultato e l'impegno messo in campo, si è dimostrata davvero poca cosa: alcune conclusioni ed un paio di cross da uno dei quali scaturisce l'unico gol, complice anche un Buffon in pessima forma sulle uscite alte.

Il Costa Rica è sicuramente una squadra fisicamente ben preparata, abile sulle palle aeree e dotata di un buon contropiede ma lasciare in panchina un ragazzo come Verratti preferendogli un Thiago Motta con l'unico obiettivo di contenere il risultato che in ogni caso non avrebbe pregiudicato il cammino della nostra nazionale sembra un atteggiamento, lasciatemi dire, un tantino poco furbo.

Anche alla luce di due semplici osservazioni: in primis se la condizione atletica è critica sarebbe stato intelligente far riposare pedine importanti del nostro scacchiere (ad esempio Pirlo); in secundis non alternare i giocatori significa inconsciamente trasmettere loro un messaggio che suona come "le riserve non sono all'altezza dei titolari", il che non è certo il miglior modo di "fare gruppo".

La partita, forse una delle più scialbe del mondiale, ha annoiato anche il paziente pubblico del Pernambuco di Recife che ha giustamente iniziato a fischiare le formazioni in campo per lo scadente gioco espresso.
Solo nel finale del primo tempo un paio di guizzi di Balotelli, abbandonato al suo destino da una formazione votata a difendere ed esercitare uno sterile palleggio, ravvivano il caldo pomeriggio da "siesta".
Allo scadere il gol del Costa Rica chiude il match: incornata vincente sulla seconda "non uscita" di Buffon.

Nonostante il ricorso ai cambi, anche questi discutibili, i nuovi entrati sono sembrati stanchi e macchinosi, mai in grado di saltare l'uomo e di proporsi efficacemente sulle fasce (unico cross il calcio d'angolo guadagnato da Cerci nel finale).

Tutto il Il resto è NOIA 

Buffon 5,5: due uscite degne del peggior Walter Zenga, la seconda causa il gol del vantaggio costaricano.

Abate 6: chiude sulla fascia senza mai proporsi in avanti: scolastico.

Barzagli 6,5: nonostante la tendinite, che dopo questa prestazione fa pensare a pretattica, è sicuramente il migliore del reparto arretrato con chiusure puntuali e precise.

Chiellini 5,5: il voto è anche fin troppo generoso per un giocatore che soffre sotto il piano fisico; perde la marcatura sul primo gol del Costa Rica ed appare in lampante la difficoltà nel corso di un disimpegno completamente errato che per poco non ne propizia il raddoppio. Inguardabile

Darmian 6: una partita in calo nonostante il brillante esordio, svolge il compito di presidiare la fascia sinistra con diligenza e si ripropone anche al tiro che il portiere avversario devia miracolosamente con la punta delle dita.

De Rossi 5,5: testardo nel volere impostare la manovra centralmente sbaglia due palloni significativi. Per il resto copre aiutando la difesa come un classico mediano.

Thiago Motta 5,5: come sempre un metronomo regolare del centrocampo azzurro. Il problema è che la velocità è quella di un bradipo ed è praticamente nullo in fase di impostazione. Ciabattata su una delle poche respinte della difesa del Costa Rica, ci chiediamo come possa capitare ad un nazionale commettere errori tecnici da dilettanti.

Pirlo 6,5: motorino del centrocampo. Fra i suoi piedi la palla è in cassaforte tant'è che gli avversari sono costretti sovente al fallo per fermarlo. Gli viene soffiato un solo pallone nel finale con un intervento in scivolata da dietro con le forze ridotte al lumicino: una sicurezza.

Marchisio 6,5: insieme a Pirlo il più vivace del centrocampo azzurro, percorre kilometri dando l'impressione di essere potenzialmente pericoloso in attacco. Poco aiutato sul piano della corsa dal resto del reparto, viene sostituito da Insigne (!?!??) a metà del secondo tempo.

Candreva 5: irriconoscibile. Ben arginato dalla difesa del Costa Rica non è mai incisivo e sembra aver perso la misura del cross ed il guizzo che lo aveva fatto uno dei migliori in campo contro l'Inghilterra.

Cassano 5,5: entra nel secondo tempo a rilevare Thiago Motta ma si rivela molto lezioso e poco efficace. Cerca sempre la verticalizzazione con Balotelli ma senza successo. Prova la conclusione con un piatto smorzato dalla difesa avversaria ed una "puntata" in mischia su calcio d'angolo. Sembra in ritardo di preparazione.

Balotelli 6: in attacco canta e porta la croce. Se Prandelli ha deciso di stremarlo ci riesce perfettamente. Poco servito va alla conclusione due volte: nella prima si divora un gol quasi fatto con un pallonetto mal calibrato, nella seconda indirizza una conclusione troppo centrale verso la porta avversaria.

Insigne 5: rileva il fantasma di Candreva, in tutti i sensi, non riuscendo ad incidere sulla fascia, penalizzato anche da una stazza fisica modesta alcune volte mal tutelata dall'arbitro. Tenta il tiro su un'imbeccata di Cerci nel finale ma è troppo frettoloso: sembra quasi che abbia paura il contrasto fisico con gli avversari.

Cerci 5,5: subentra ad uno stanco Marchisio; molto volitivo non salta mai l'uomo ma almeno ci mette l'impegno, seppur con scarso successo

Prandelli 4: sbaglia la formazione iniziale ripetendo il catenaccio schierato contro l'Inghilterra ma le ciambelle non riescono sempre col buco. Tenta dei correttivi in corsa inserendo nell'ordine Cassano Insigne e Cerci: ci chiediamo come mai non abbia convocato anche Marco Mazzocchi.

 

 
 


 
				
	

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