Una commedia chiamata circo
dal 16/10/2014 al 20/08/2014
Quando i micenei inventarono la taurocatapsia, nome davvero strano per indicare il salto acrobatico sulle corna del toro, di certo non potevano immaginare d'aver forse dato vita alla prima forma di spettacolo circense della storia.
Se il cinema è stato definito come la settima arte al circo, che fonde da sempre elementi coreografici, abilità fisiche, musica, odori, luci e suoni, crediamo si possa assegnare a ragione più che un posto d'onore nel novero delle arti teatrali.
Basta pensare al Colosseo, il Circo Massimo della Roma imperiale, per intuire subito come fosse importante ed amato lo spettacolo offerto dalle prove di forza e di rischio degli attori, a quel tempo più o meno volontari, in scena nell'arena dell'anfiteatro flavio. Oggi le cose sono molto cambiate e si è assistito ad un'organizzazione più definita degli spazi e dei ruoli: il circo moderno viene messo in scena in un'area circolare denominata pista coperta da un tendone e comprende numerosi mestieri (così si chiamano le discipline circensi) raggruppabili molto sommariamente nella clowneria, la giocoleria, l'acrobatica, le esibizioni con gli animali e le discipline aeree.
Nonostante si ritenga che l'iniziatore del circo come lo conosciamo oggi sia stato l'ufficiale di cavalleria britannica Philip Astley, arcinote sono le famiglie italiane del settore: Palmiri, Togni, Orfei, Takimiri sono vere e proprie istituzioni.
Questione di feeling
dal 12/03/2014 al 13/07/2014
Il segno distintivo di ogni artista è lo stile che ne definisce l'estetica e la poetica: quello di Gustav Klimt, celeberrimo autore del "bacio" è inconfondibile, come solo accade per i grandi dell'arte.
Pittore viennese, nato da una famiglia piccolo borghese, Klimt inizia la sua attività pittorica come ritrattista, guadagnandosi ben presto il favore dei viennesi. Tuttavia, dopo la morte del padre e del fratello, il suo stile ancorato al realismo storico, tanto apprezzato dagli austriaci, vira in direzione dell'onirico e del misterico fino a fondere elementi prettamente pittorici con tecniche del mosaico e dell'oreficeria, le prime apprese durante gli studi universitari, le seconde bagaglio dell'eredità paterna (il padre di Klimt era orafo).
Ripercorrendo le tappe fondamentali dell'evoluzione klimtiana, la mostra "Klimt. Alle origini di un mito", raggruppa i lavori dell'artista teutonico, padre della "Secessione viennese", il movimento promotore del concetto d'arte totale. Dal 12 marzo 2014 al 13 luglio 2014 al Palazzo Reale di Milano saranno esposti lavori appartenenti a tutti e 3 i periodi artistici klimtiani seguendo un percorso che si conclude con la ricostruzione originale del “Fregio di Beethoven”, ispirato alla nona sinfonia e fulcro di un acceso dibattito ed oggetto di aspre critiche da parte dei suoi stessi contemporanei.
L'Est ad Ovest
dal 02/08/2014 al 15/08/2014
Leggenda vuole che quando i messi imperiali, mandati in esplorazione dal vescovo Johannes Defuk nella sua discesa in Italia per incoronare imperatore Enrico V di Germania al cospetto del papa, questi avessero avuto l'ordine di contrassegnare con la parola latina est, che vuol dire "c'è", quei posti dove il vino fosse stato particolarmente buono e pregiato.
A Montefiascone, più di 1000 anni fa, i sommelier teutonici sottolinearono con "est! est!! est!!!" la bontà del vino locale, in seguito tanto apprezzato dal vescovo che decise di prolungare di ben 3 giorni la sua permanenza in paese.
Si sa che l'inventiva (e l'invettiva) popolare non è certo povera di fantasticherie satiriche e maliziose, soprattutto nei confronti di chi esercita il potere: se chiedete a qualche anziano signore di Montefiascone come finì la storia del vescovo "bevitore", lui vi dirà che il prelato tornò in paese anche dopo l'incoronazione del nuovo imperatore e la sua permanenza si prolungò fino al giorno della sua morte, intervenuta, si dice, a causa del troppo bere.
Torte per Emergency
il 25/06/2014
Giunta alla seconda edizione l'iniziativa benefica per la raccolta fondi a favore di Emergency ed in particolare del centro pediatrico di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, "Torte per Emergency" si svolgerà a Napoli presso il Kahvè, in via Botteghelle 176 (San Giorgio a Cremano) il 25 giugno 2014 a partire dalle ore 19.00.
Emergency compie venti anni, quattro lustri di attività di assistenza medica e di volontariato, di cure ininterrotte, 24 ore su 24, in quei paesi dove il business dell'occidente ha deciso di esportare la più terribile e fruttifera delle aziende: la guerra!
L'incontro/degustazione di Napoli permetterà non solo di conoscere più da vicino Emergency ma a chiunque voglia partecipare di portare una torta che sarà divisa in spicchi e distribuita a clienti e giurati: il vincitore decretato dall'insindacabile giudizio di una giuria popolare ed una giuria di esperti sarà premiato con gadget dell'associazione. Per ogni fetta di torta sarà richiesta un'offerta minima di 1 euro, interamente devoluta al centro pediatrico. Chi vuole richiedere maggiori informazioni può consultare il sito ufficiale di Emergency QUI.
Per una volta dite di sì al colesterolo: la prova costume non è poi così importante se ci pensate bene!
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E' tempo di Maracanà
il 13/07/2014
Devo essere sincero: dopo aver visto la maggior parte delle squadre nazionali giocare sui campi del mondiale brasiliano avevo pronosticato l'Olanda vincente. Squadra quadrata, pericolosa in attacco con i suoi fuoriclasse Robben e Van Persie (da cineteca il suo gol del pareggio contro la Spagna) e solida in difesa, gli Orange meritavano sicuramente più di quanto hanno raccolto.
Un'Argentina sparagnina ma molto concreta si impone ai calci di rigore dopo una semifinale equilibrata, bissando il successo del '78 quando Kempes e compagni ebbero la meglio sulla formidabile formazione fautrice del calcio totale. Gli olandesi, che nel corso del match hanno corso più di un rischio anche se con conclusioni sempre molto forzate, possono recriminare soltanto per un'occasione mancata da Robben, un gol praticamente già fatto per uno con i fondamentali come i suoi: a volte l'asso tulipano sembra innamorarsi troppo del pallone e cicca le occasioni più importanti e decisive che ne farebbero un fuoriclasse alla stregua del dirimpettaio Messi.
«Desistere d’esistere.»
"Immagine, suono e monocromo sono i tre elementi che costituiscono le opere video dei Triac, termine che indica un componente elettronico progettato per controllare i carichi di corrente. Ed è proprio nel processo di produzione artistica che il nome del collettivo rivela il suo significato: i Triac sono semiconduttori di un flusso di pensiero universale che regala all’osservatore un momento di profonda intimità. Nowhere, da nessuna parte, è una metafora del caos mentale e di un pensiero disordinato.
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