Pasolini: chi era costui?

Pier Paolo Pasolini

Pasolini: chi era costui?


dal 15/04/2014 al 20/07/2014


Sicuramente una delle figure più discusse e chiacchierate per il suo spessore culturale ed il suo chiaro intelletto, Pier Paolo Pasolini viene ricordato e celebrato a Roma in una mostra dal titolo diretto ed inequivocabile "Pasolini a Roma", presso il Palazzo delle Esposizioni, fino al 20 luglio 2014.

Personalità trasversale e scomoda Pasolini si trasferì a Roma, dove operò per più di 20 anni, da Casarsa, insieme alla madre malata.
Poeta, scrittore e critico ma anche regista e fotografo è stato probabilmente l'unico intellettuale italiano ad operare in campi tanto eterogenei: per questo ancora oggi la sua figura risulta di difficile collocazione e stride al confronto con molti presunti, o più semplicemente presuntuosi e scodinzolanti, fumosi pennivendoli contemporanei.

Durante la manifestazione sono previsti concerti, incontri e dibattiti, una rassegna cinematografica ed una mostra fotografica che ritrae l'Urbe vista dalla non convenzionale prospettiva pasoliniana. Tutte le informazioni sull'evento possono essere reperite sul sito ufficiale del Palazzo delle Esposizioni QUI

Più che mai attuale, la sua analisi dei concetti di "progresso" e "sviluppo" anticipa tematiche, se vogliamo anche esistenziali, fulcro della crisi social economica odierna in cui "tutti i <<valori>> reali (popolari e anche borghesi) su cui si erano fondati i precedenti poteri statali, sono così crollati, trascinando nel loro crollo i valori <<falsi>> di quei poteri. I nuovi valori consumistici prevedono infatti un laicismo (?), la tolleranza (?) e l'edonismo più scatenato, tale da ridicolizzare risparmio, previdenza, rispettabilità […] insomma tutti i vecchi <<buoni sentimenti>>".

Mal visto dalla mediocrità politica ed intellettuale del suo tempo suona strano che oggi, alla luce anche delle violente accuse di pederastia ed omosessualità mossegli in un periodo storico perbenista (come quello odierno) ma molto meno liberista, gli venga dedicata una mostra celebrativa, un' epopea dal carattere distante da quello di un artista dai toni moderati, discreti e riservati.
Si sa che quando si muore si diventa tutti buoni, almeno nel ricordo di chi resta: ci auguriamo soltanto che le iniziative che lo coinvolgono e lo vedranno protagonista a giusto merito non saranno solo frutto di qualche furbo e prosaico impresario di Stato dal fine meramente lucrativo: non se ne sentirebbe davvero il bisogno!

 

 
 


 
				
	

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