Triac

«Desistere d’esistere.»


triac collettivo arte e musica contemporanea"Immagine, suono e monocromo sono i tre elementi che costituiscono le opere video dei Triac, termine che indica un componente elettronico progettato per controllare i carichi di corrente. Ed è proprio nel processo di produzione artistica che il nome del collettivo rivela il suo significato: i Triac sono semiconduttori di un flusso di pensiero universale che regala all’osservatore un momento di profonda intimità. Nowhere, da nessuna parte, è una metafora del caos mentale e di un pensiero disordinato. L’opera è la risposta visiva alle connessioni logiche di un protagonista immateriale e silenzioso, che attraverso la lenta metamorfosi delle forme, esprime il mutamento della sua identità. E in questa manifestazione epifanica e contratta delle fasi di una vita, la scansione delle immagini rarefatte è accompagnata da suoni elettronici ripetitivi a tratti sereni, ma a tratti intensi e inquietanti. La distorsione del suono diviene, quindi, specchio dell’esistenza e si accompagna all’alternanza di tenui tonalità d’azzurro e di grigio. Il video dei Triac si inserisce in quel filone d’arte astratta in cui la realtà esteriore è però fonte chiara d’ispirazione. I soggetti inquadrati sono elementi naturali che somigliano alle immagini cellulari di Paul Klee o alle amebe di Kandinsky. Si scopre così che, nella concezione estetica del collettivo, è necessario il riferimento a fatti concreti e a sostanze materiali. Il pensiero, che per definizione è incorporeo, viene qui invece concepito come espressione concreta di interazioni cerebrali. Osservando la successione dei singoli frame, lo spettatore, come in una psicoterapia ipnotica, è invitato a provare nuove emozioni, sensazioni e comportamenti."

(note critiche di Noemi Pittaluga) 


Le opere dei Triac saranno esposte presso la Galleria Gallerati di Roma dal 22/03/2014 al 30/04/2014

 
 
 


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